Per parlare della poesia di Bernard Noël, autore francese, nato nel 1930 ad Aveyron, si è scelta un’operetta edita nel 1958 e pubblicata in Italia da Mondadori nel 2001, con traduzione di Donatella Bisutti. Il testo è “Estratti del corpo” e costituisce un poemetto ove la fisicità è portata in superficie attraverso il bisturi tagliente della parola . Il libro indaga il corpo umano nella meraviglia dei suoi labirinti, nella grandezza e miseria del suo farsi e disfarsi, trasformarsi, avvolgersi e contorcersi, ma senza anestesia, nella sua carne viva. Condotta in versi alternata alla prosa, la scrittura corporea di Noël apparentemente disorienta e sembra respingerci per la durezza chirurgica dei suoi esiti, dei tagli profondi che opera, delle stanze che apre senza infingimenti e remore. La sua poesia della carne incrocia non pochi versanti della filosofia della percezione di Maurice Merleau-Ponty, ove il dispiegarsi della corporeità è centrale.
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