Voce che si leva dal silenzio, voce autentica, grido lieve
Una poesia indirizzata a Delia, la barista di Ventimiglia che offre solidarietà ai migranti, in un contesto spesso ostile. Quando l’umanità la poesia annullano ogni distanza.
Grazie a Patrizia Sardisco.
Poesia per Delia – Una lettera a Ventimiglia
Mia sorella che insegni il tarlo ai legni lievi
e a cosa servono le mani degli umani:
Delia non siedi mai per noia
col fiato alla finestra
non fai vapori e nebbia sopra un vetro
e non appanni il grido
l’enigma del finito
nell’infinito ciclo delle erranze: Delia
tu senti il vento e apri
e vedi, Delia
la pace a piedi nudi un uomo e nulla
di te come di lui resta al riparo e i continenti
scaraventati di colpo sul bancone
che tremano coi piedi nella neve: tu li vedi.
E non hai sonno, non tentenni in ipnosi.
Le mani, Delia:…
View original post 184 altre parole