parallel texts: words reflected
Niente etichette, per favore Franca Alaimo
Non so più dove posare il capo e non ho pensieri, sogni, ricordi che non si porti il vento delle parole che mi attraversano la mente come flussi e riflussi di maree. Come la luna so di appartenere al teatro mobile dell’esistente e non mi aggrappo a niente perché nasco, muoio, migro nelle stagioni come fanno i figli, come fanno i gigli che lasciano i bianchi germogli al lutto dei petali cadenti. Quando mi leggerete, quando verrete, questo io vi chiedo: non mettetemi etichette addosso. Non dite di me che ero in certo modo, perché non era vero che io fossi. Io soltanto ero vera quando sognavo sogni. Ma i sogni non hanno fede, né approdo, Non hanno tempo. Non hanno spazio. Non hanno. Vanno come barche dentro il mare del sonno. Vanno. O stanno sopra il colore mutevole dell’acqua e poi s’inabissano… |
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