Luciano Nota, La luce delle crepe. Prefazione di Dante Maffia. Postfazione di Marco Onofrio, EdiLet 2016
Recensione di Paolo Ruffilli
Scrivendo della poesia di Luciano Nota, sottolineavo già in passato il richiamo a una forza primigenia, a una “naturalezza” del profondo, voce archetipica e delle origini, ispirazione autentica, a marcare in modo originale la vocazione dell’autore. Quella notazione critica mi pare confermata con ancor maggiore evidenza nella nuova raccolta appena pubblicata, La luce delle crepe (EdiLet, 2016), che fa dire a Marco Onofrio nella postfazione al libro che «Nota è uno degli autori più sinceri e solidi della poesia italiana contemporanea.»
La luce delle crepe attesta in tutte le poesie che compongono la raccolta una grande forza espressiva, tanto più incisiva perché giocata senza enfasi e senza forzature, in levare e facendo ricorso a un tono colloquiale molto coinvolgente. E il fatto direi fondamentale è che la misura è una qualità…
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